Inspired by the people, la fotografia di Stefano Lotumolo

Il fotografo Stefano Lotumolo , qualche anno  fa ha  deciso di partire a bordo di un van per una nuova avventura in giro per il mondo. E’ un artista, con la macchina fotografica cattura momenti eterni, indimenticabili, momenti che portano verso culture e civiltà diverse,  con usi, tradizioni e costumi diversi da tutto ciò che siamo abituati a vedere. Egli cattura istanti, volti, persone, scene di vita,  immagini di Paesi come Filippine, Myanmar, India, Nepal. Noi studenti delle quinte del Tecnico Economico abbiamo avuto il piacere e la fortuna, non solo di conoscere Stefano, ma anche di ammirare parte delle sue fotografie in una mostra molto interessante a Rimini. Io sono rimasta estremamente colpita dai suoi capolavori, queste foto sembrano quadri dipinti con gli occhi.

Alcune foto di volti scavati di povera gente che vive al limite della sopravvivenza mi hanno emozionata particolarmente e mi hanno fatto riflettere sul vero valore della vita: noi, pur avendo tutto, siamo sempre e costantemente insoddisfatti,mentre queste persone sono felici con poco o addirittura con niente.

Stefano Lotumolo ferma sulla pellicola istanti di vita quotidiana del cosiddetto Terzo o quarto Mondo,  di persone più sfortunate di noi, ma che in realtà vivono più serenamente con una consapevolezza diversa, nonostante le loro grandissime difficoltà. Le didascalie che accompagnano ciascuna fotografia raccontano pezzi di vita e luoghi lontani, ma hanno il potere di coinvolgere.

Stefano ci ha raccontato che non era soddisfatto così un giorno ha deciso di lasciare completamente la sua zona di comfort per scoprire se stesso e il mondo. La sua prima tappa è stata la Tanzania,  per dedicarsi a un safari fotografico. Lì è scoccata la scintilla, la passione per la fotografia che non l’ha più abbandonato. Poi ha continuato a viaggiare, è andato in Asia, in Australia, continuando a fotografare, ma sempre in modo abbastanza casuale. E’ stato nel 2017 che, approfittando di un momento di ‘libertà’ mentale, ha deciso di affrontare il suo primo vero viaggio fotografico. 

Ha trascorso tre mesi in Africa, in cui ha vissuto situazioni molto difficili e incontrato persone e situazioni straordinarie, che lo hanno cambiato. 

Tornato in Italia,ha allestito  la prima mostra, abbastanza semplicemente, e ha visto che le foto piacevano, anche se tecnicamente non erano perfette. Ma da lì ha capito che con le immagini poteva far vedere cose che non tutti potranno vedere, ma soprattutto poteva emozionare e con l’emozione poteva trasmettere dei messaggi importanti.

E. Angelini,  G. Chiuselli 

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